Per commemorare la Giornata della Memoria, la scuola Pirotta, oltre ai consueti approfondimenti didattici operati nelle classi dai singoli docenti, ha quest’anno scelto di ospitare la lettura scenica “Ragazzi di cuore” eseguita da Roberto Anglisani, proponendola in particolare agli alunni di terza. Racconti ebraici, storie buffe, storie magiche e storielle Yiddish, tratte da Isaac Bashevis Singer, contrapposte a rapide estrapolazioni da Se questo è un uomo di Primo Levi. Insomma, commemorare la morte e l’orrore parlando di vita, disseminando frammenti di speranza, al contempo riflettendo su ciò che è stato.
Ecco come lo stesso Anglisani presenta il proprio contributo: «Spiritelli e demoni fantastici, presenze celestiali e creature della notte, viaggi impossibili e paesi senza tempo, panorami innevati e soavi foglie parlanti, eventi prodigiosi e vicende di ordinaria quotidianità. Un mondo perduto dove nell’eterna lotta tra il bene e il male, l’uomo gioca le sue carte di speranza, furbizia, stoltezza, gioia, paura e desiderio». Tra i racconti festosi di Singer, si insinuano alcuni brani tratti da Se questo è un uomo di Primo Levi, «momenti di tempesta in un giorno di sole. Le parole di Primo Levi sono un controcanto drammatico all’allegria creata dai racconti e dalle musiche Yiddish. Ci raccontano di come gli uomini hanno concepito un progetto assurdo con l’obiettivo di distruggere un intero popolo, la sua arte, le sue tradizioni e la sua meravigliosa voglia di vivere».